domenica 30 settembre 2007

Settembre 2007

La notte del 20 settembre, di passaggio a Parigi, ho avuto la grazia di trascorrere, con una cara amica, qualche ora in adorazione notturna al Sacre Coeur.

E’ sempre una grazia grande per me, trovarmi là, davanti a Gesù Eucaristia, sotto lo sguardo del più bel Sacro Cuore che conosco.

Alzo lo sguardo allo stupendo mosaico e…, come sempre vengo rapita spiritualmente, per la meraviglia di quella Immagine di Cristo Risorto che abbraccia Parigi, la avvolge letteralmente nel suo Amore misericordioso.

Dopo la Santa Messa delle ore 22, prima che si chiudano le porte della Basilica, esco per contemplare per un attimo Parigi, le sue luci, il brulicare di voci e di canti di turisti in festa.

Solo pochi attimi, poi rientro e, nella grande Basilica rimaniamo solo in pochi adoratori.

Poi le porte si richiudono, e la Basilica viene avvolta dalle luci soffuse che portano appositamente il nostro sguardo all’Ostensorio illuminato.

Guardo il Sacro Cuore e il mio cuore si riempie di emozioni.

E’ come se Parigi, e non solo, ma il mondo intero fosse lì, tra le braccia spalancate di Gesù, sul suo incredibile Cuore.

Più tardi, dal mio cuore esce una esclamazione:

“Oh, Gesù mio, quanto ci ami!

Siamo tutti racchiusi nel tuo Cuore!

Che privilegio per me essere qui!

Tutta Parigi dorme ai tuoi piedi, e noi… in pochi, siamo qui con Te.

Oh, Gesù, grazie!”

E, Gesù parla al mio cuore:

 

“Sì, figlia mia!

Ma, quanti peccati là, in basso.

Se tu solo potessi vederli, saresti piena di orrore!”

 

Avverto interiormente che in questo momento Gesù allude ai peccati contro la carne, contro la purezza.

“Pietà mio Dio!

Pietà mio dolcissimo Cuore!”

Porto nel mio cuore questo triste lamento di Gesù…

Le luci del giorno, lentamente prendono posto al buio della notte.

Le luci artificiali, notturne, si spengono.

La Basilica riapre le sue porte sul nuovo giorno.

Parigi è là, ignara… baciata dal primo sole!

Ed io,con la mia amica, scendo da Mont Martre, portando nel cuore questo segreto…

Solo più tardi, a pranzo, lo condivido con l’Abbè L. e E.

Non vorrei,… ma le sofferenze del Cuore di Gesù chiedono riparazione!

“Maria, Madre nostra, chiediamo il tuo aiuto!

Così sia!”  

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