venerdì 12 ottobre 2007

12 ottobre 2007 - Limonges

Limoges

Mi trovo a Limoges per una conferenza che si terrà solo questa sera alle ore 21, quinta di un ciclo di conferenze nella Francia dell’Est che terminerà il giorno 16.

Ho la sorpresa di apprendere che in questa bella città, è culla di un fatto storico che non conoscevo.

Il primo Vescovo di Limoges, risale ai primi tempi del Cristianesimo. Apprendo con delizia che San Marziale era figlio adottivo di San Pietro e conobbe personalmente Gesù.

Gesù stesso permise che San Pietro lo portasse con se nei suoi spostamenti. Quel bambino divenne Sacerdote e inviato in terra di Francia. San Marziale fece costruire una Chiesa dedicata a San Pietro, oggi una bellissima Chiesa, nella quale è molto onorato il Santo Vescovo San Marziale.

Visito, il mattino seguente, questa meravigliosa Chiesa, ricca di bellissimi mosaici, così frequenti nelle grandi chiese francesi, e mi fermo in preghiera dinnanzi alla statua di San Michele Arcangelo. Una statua superba in bellezza, tutta in oro e, poi volgo il mio pensiero al mio Angelo Custode, ringraziando Dio per il dono degli Angeli e degli Arcangeli.

Chiedo al Signore di continuare a custodirmi, in particolare in questi giorni, nei quali, ogni giorno sono chiamata a testimoniare la Sua Grandezza e le Meraviglie che Lui ha compiuto in me e che desidera compiere nell’umanità intera; nonostante la mia povertà, la mia aridità, il mio nulla. Lo ringrazio, perché già in questi giorni ho avvertito la sua Presenza Viva e costante accanto a me.

All’improvviso, vedo interiormente San Michele Arcangelo. Egli si inginocchia di fronte a me.

Questo fatto mi coglie sul vivo.

Quasi scandalizzata dico a San Michele:

“Ma che fai? Che succede?

Proprio tu dici: “Chi come Dio?”

E ora? Qui c’è un inganno!

Temo possa essere una tentazione.

Tento di distogliermi…”

San Michele sorride.

“No, Non temere!

Io sto in adorazione di Dio, che ti sta avvolgendo con la Sua Luce”

Sto prostrato dinnanzi alla sua Maestà!”

Ed ecco, ora anch’io avverto sensibilmente la straordinaria Luce che veramente mi avvolge come un abbraccio, e… il mio cuore si riempie di pace.

Gloria a Dio per ogni sua Meraviglia!

domenica 30 settembre 2007

Settembre 2007

La notte del 20 settembre, di passaggio a Parigi, ho avuto la grazia di trascorrere, con una cara amica, qualche ora in adorazione notturna al Sacre Coeur.

E’ sempre una grazia grande per me, trovarmi là, davanti a Gesù Eucaristia, sotto lo sguardo del più bel Sacro Cuore che conosco.

Alzo lo sguardo allo stupendo mosaico e…, come sempre vengo rapita spiritualmente, per la meraviglia di quella Immagine di Cristo Risorto che abbraccia Parigi, la avvolge letteralmente nel suo Amore misericordioso.

Dopo la Santa Messa delle ore 22, prima che si chiudano le porte della Basilica, esco per contemplare per un attimo Parigi, le sue luci, il brulicare di voci e di canti di turisti in festa.

Solo pochi attimi, poi rientro e, nella grande Basilica rimaniamo solo in pochi adoratori.

Poi le porte si richiudono, e la Basilica viene avvolta dalle luci soffuse che portano appositamente il nostro sguardo all’Ostensorio illuminato.

Guardo il Sacro Cuore e il mio cuore si riempie di emozioni.

E’ come se Parigi, e non solo, ma il mondo intero fosse lì, tra le braccia spalancate di Gesù, sul suo incredibile Cuore.

Più tardi, dal mio cuore esce una esclamazione:

“Oh, Gesù mio, quanto ci ami!

Siamo tutti racchiusi nel tuo Cuore!

Che privilegio per me essere qui!

Tutta Parigi dorme ai tuoi piedi, e noi… in pochi, siamo qui con Te.

Oh, Gesù, grazie!”

E, Gesù parla al mio cuore:

 

“Sì, figlia mia!

Ma, quanti peccati là, in basso.

Se tu solo potessi vederli, saresti piena di orrore!”

 

Avverto interiormente che in questo momento Gesù allude ai peccati contro la carne, contro la purezza.

“Pietà mio Dio!

Pietà mio dolcissimo Cuore!”

Porto nel mio cuore questo triste lamento di Gesù…

Le luci del giorno, lentamente prendono posto al buio della notte.

Le luci artificiali, notturne, si spengono.

La Basilica riapre le sue porte sul nuovo giorno.

Parigi è là, ignara… baciata dal primo sole!

Ed io,con la mia amica, scendo da Mont Martre, portando nel cuore questo segreto…

Solo più tardi, a pranzo, lo condivido con l’Abbè L. e E.

Non vorrei,… ma le sofferenze del Cuore di Gesù chiedono riparazione!

“Maria, Madre nostra, chiediamo il tuo aiuto!

Così sia!”  

domenica 29 luglio 2007

29 luglio 2007

Oggi, nella Chiesa di Santa Maria de Grazia,  una bellissima chiesa dedicata alla Vergine Assunta, nel cuore di Barcellona, si è tenuta una Conferenza, inserita in un pomeriggio di preghiera,  in adorazione del Santissimo Sacramento.

In questa chiesa, tutta in onore della Vergine Maria, ogni giorno, da ormai più di un anno, viene recitata dopo il Santo Rosario, come Gesu stesso ha chiesto, la Coroncina dell’Amore, davanti a Gesù Esposto sull’altare.

Gesù era veramente Presente!

La giornata è stata veramente intensa di preghiera, di ascolto , e di amore.

Amore di tanti amici ormai, anche qui in Spagna.

Amici, Sacerdoti e laici, che con grandissima disponibilità lavorano perché l’Opera del Signore sia conosciuta anche in lingua spagnola.

Alla sera, già a letto, piacevolmente stanca e ripiena di gioia, ringrazio il mio Signore, il mio fedele Signore.

Dico a Gesù:

“Signore quanto sei grande!

Le tue promesse non sono mai vane.

Tu hai detto un giorno:

“Sempre più lontano, sempre più lontano”

Così è!

La tua Opera, sia pure piano piano, ma sta andando sempre più lontano, sempre più lontano…

Grazie!”

Il mio cuore è ricolmo di emozioni, mentre le mie palpebre si fanno pesanti per il sonno.

Ma… dolcemente mi culla la bella Voce del mio Gesù:

 

“Sì, sempre più lontano, sempre più lontano!

Piano piano…

Ma ricorda, le radici, sono molto profonde!”

 

Comprendo che Gesù vuole riportarmi ad una immagine ricevuta molto tempo fa, quando, per obbedienza, non potevo comunicare ancora ciò che Lui desiderava, e… il mio cuore soffriva per non poterlo   esaudire.

Gesù mi aveva consolato con una immagine che mai più potrò scordare, perché è andata realizzandosi sempre più.

Gesù aveva guidato il mio Padre Spirituale a provarmi nell’Obbedienza, la sua Santa Obbedienza, affinché questa Opera potesse mettere radici sempre più  profonde e robuste.

E ora…, Gesù mi vuole confermare che le radici sono molto profonde!

Grazie Gesù mio! Amore mio!

I miei occhi, ormai si chiudono…

Ma il mio dolcissimo Signore, adagio, quasi sussurrando, parla ancora al mio cuore, scandendo tuttavia queste Parole:

 

“Ricorda:

Pazienza, obbedienza, perseveranza, timor di Dio!”

 

“Oh, mio Signore!

Queste tue Parole sono troppo importanti.

Non dovrò mai dimenticarle”.

Il sonno mi vince, ma sento che è troppo importante…

Scendo dal letto e scrivo.

Buona notte Gesù; ora dormo tranquilla!

Sia fatta la tua Volontà. Sempre!

sabato 5 maggio 2007

5 Maggio 2007

Dopo la Santa Messa delle ore 9, mi fermo un po’ in adorazione del Santissimo Sacramento, e… improvvisamente il mio spirito viene abitato da una immagine molto chiara e significativa.
E’come se venisse lentamente calato verticalmente dall’alto, alla destra sull’altare, il grande quadro di Gesù Misericordioso, della Santa Suor Faustina Kowalska. Poi, come per una sequenza di immagini, vedo giungere, sempre dall’alto, e posarsi alla sinistra sull’altare, il dipinto della Croce Gloriosa, non in grandezza originale, ma della stessa grandezza del quadro di Gesù Misericordioso.
Ora, i due quadri sono disposti un po’ in diagonale, come a formare un libro aperto, dinnanzi al quale, al centro sulla bianca tovaglia dell’altare, si posano, intrecciate insieme, una Corona bianca e rossa, per la recita della “Coroncina della Divina Misericordia”, e una Corona rossa, per la recita della “Coroncina dell’Amore”. 
Questo fatto mi riempie di gioia, per il fatto che la “Coroncina della Divina Misericordia”, ormai conosciuta nel mondo intero, sia così unita alla “Coroncina dell’Amore”, che Gesù, nella sua Bontà, ha voluto affidarmi. 
Ma… ecco la Voce dolce di Gesù, così rara ormai al mio cuore:

In questi ultimi tempi, il mio Amore e la mia Misericordia, sono le Grazie che offro all’umanità, poi verrà il tempo della mia Giustizia.
Dì al mondo di servirsene a piene mani…
Poi, verrà la mia Giustizia!

Sì, mio dolcissimo Signore, comunicherò questo tuo invito al mondo!
Come Tu vuoi! Così sia!
Grazie Gesù!

venerdì 16 marzo 2007

La Croce Gloriosa, messaggio Pasquale!

La Santissima Trinità ha molto lavorato nella mia povera anima, ancora grezza e incapace di comprendere, prima di parlarmi del compito che il Padre Celeste, nella Sua bontà, da sempre aveva scelto di affidarmi.
Anche dopo il mio incontro personale con Gesù, la mia preghiera era alquanto povera e scarna, e ancora oggi lo è.
Non sapendo neanche bene che cosa dire a Gesù oltre che Lo amavo, davanti a Lui spesso tacevo rimanendo semplicemente in adorazione.
Dopo la Santa Messa, contemplavo per ore il Crocifisso stupendo della Chiesa di San F., che per Volontà di Dio, sarà in seguito, sempre di più “la mia Chiesa”.
Dissi precedentemente, che nei momenti più difficili della mia vita, quando rischiavo di essere sopraffatta dalla sofferenza, io sempre più cercavo il Crocifisso.
Ma quel Crocifisso della mia Chiesa, mi era particolarmente caro, mi affascinava e mi attirava sorprendentemente più di ogni altro.
Erano i raggi d’oro che fanno da sfondo alla Croce, che spesso misteriosamente rapivano il mio cuore. E allora esultavo:

“La Croce è Luce! La Croce è Gloria!”

Non era di certo una affermazione teologica la mia, dato che non sapevo nulla delle Scritture, ma semplicemente un moto dello Spirito Santo in me!
Come si può notare, questo Crocifisso è indubbiamente un capolavoro di mirabile bellezza artistica,

crocifisso SITIO b-n.jpg

tuttavia mi affascinava non tanto per la finezza della sua preziosità, ma per qualche cosa di indefinibile che mi entrava fin nel profondo del cuore. Stando in contemplazione a lungo dinnanzi a Lui, sovente mi accadeva di perdere i contorni della Croce e dello stesso Gesù bellissimo sulla Croce, perché ad occupare totalmente il mio Spirito erano unicamente i raggi di luce intorno alla Croce.
In alcuni momenti i miei occhi si dilatavano tanto, senza che io ancora sapessi che avveniva per Dono soprannaturale, che accadeva, che una Luce purissima, non più materiale, prendesse il posto degli stessi raggi dorati intorno alla Croce.
Tutto in me era unicamente Luce e… rimanevo estasiata, ma poi, stupita mi riscuotevo stropicciandomi gli occhi.
Lo Spirito Santo mi stava preparando…
Gesù intendeva parlarmi, al di là del Suo Sacrificio, della Gloria della Sua Croce.
Il Risorto voleva formarmi perché un giorno fossi Apostolo della Sua Croce Gloriosa.
Ma io ancora non sapevo…

Era il 10 dicembre del 1997.
Stavo meditando sulle straordinarie apparizioni della Madonna a Mediugorie e riflettendo sul segno annunciato dalla Regina della Pace… quando i miei occhi interiori si dilatarono su una straordinaria immagine:
Vidi una Croce Gloriosa (la definii così spontaneamente), di una bellezza e di una luce inesprimibile, di un fuoco vivo inestinguibile.
Poi vidi che era su un monte, mi accostai e vidi che era di luce purissima (ecco perché non si esauriva) e con naturalezza entrai in Essa e avanzai in Essa e mi fermai in Essa.
Credo che non sarei più tornata indietro!
Tuttavia percepivo che altre persone avevano paura di accostarsi e indietreggiavano.
Dicevo a Gesù:
“Molti hanno paura, ma quando vedranno il Tuo Volto, molti saranno illuminati: anche quelli delle ultime ore”.
Oh, quale Beatitudine!
Nessuna parola sarà mai sufficiente a descrivere l’Indescrivibile!

Il 17 gennaio 1998, durante la Santa Messa, appena ricevuto Gesù Ostia, ho alzato gli occhi verso il bellissimo Crocifisso sull’altare.
In un attimo, come se i miei occhi si spalancassero e il mio cuore si dilatasse, vidi interiormente le piaghe aperte di Gesù.
Da esse usciva come del fuoco, misto a parti incandescenti, che scendevano a colpire i cuori degli uomini. Queste parti, mentre scrivo si fanno più chiare: sono la Carne di Dio che si dona al mondo con il suo Amore(il fuoco)!
Poi, tutta la Croce e l’altare si infiammano di una Luce straordinaria e io mi ritrovo all’interno di questa Luce e…non provo nemmeno a descrivere ciò che ho provato: non trovo parole! Amen!

Il 15 febbraio 1998
 è Domenica e io sto viaggiando in treno, recitando il Santo Rosario, mentre una grande angoscia mi unisce a Gesù che vedo sul Calvario, carico della Croce.
Mi rivolgo a Gesù:
“Che cosa posso fare per Te, dimmi mio Signore?”

“Piccola mia, asciuga il mio Volto con il tuo amore e lascerò impresso sul tuo cuore il mio Sguardo Misericordioso per l’umanità. Sii la mia Veronica ancora!”


Oh, è straziante vedere Gesù così!
Continuo a pregare, e quando prego i misteri del dolore, spiritualmente mi inginocchio sotto la Croce.
Improvvisamente la Croce diventa luminosa, poi grande, sempre più grande, finché mi avvolge.
Sento una pace indescrivibile.
La Croce è Gloriosa!
Direi, non è più croce, ma beatitudine: è il Paradiso!
Oh, mio Signore, che continui a soffrire per noi per donarci la Tua Gloria, fa che tutti gli uomini comprendano.
Incomincio a capire che sarò coinvolta direttamente in questo Progetto di Salvezza.
Prego Gesù:
“Tu, che avvolgi la tua formichina nella Luce di quella Croce che presto avvolgerà la terra, Gesù al quale gli uomini hanno rifiutato di obbedire per realizzare un Progetto grande nel Tuo Nome;
(Tempo fa una mia amica mi ha parlato di D., ma solo ora incomincio a comprendere che lo Spirito Santo mi sta donando conoscenza della stessa Croce Gloriosa non accolta là!)
Gesù, che rifiutato, non ti stanchi di noi, fa che l’umanità non rifiuti ancora la Tua Croce Gloriosa, che per Tua incredibile Misericordia, vuole attirare tutti a Sé!
In Essa soltanto è la Salvezza!
Vieni presto Gesù!”
Gesù, attraverso queste e altre numerose immagini che regolarmente scrivevo nei quaderni e sottoponevo al discernimento del mio Padre Spirituale, mi univa sempre di più al Suo Progetto.
Ed ora, Egli mi invitava a raccogliere tutto in un libro del quale mi mostrava con chiarezza la copertina.

Scrivevo il 13 marzo 1998:
Da qualche giorno lo Spirito Santo mostra al mio cuore immagini che riguardano i quaderni.
Come un puzzle, Gesù mi mostra la copertina e piano piano, con immagini sempre più precise, mi istruisce sul senso del messaggio fondamentale che Egli vuole donare al mondo.
Ed è straordinariamente bello!
Io sono commossa e… mi rendo conto sempre di più che l’Autore di tutto è e deve restare unicamente lo Spirito Santo.
Oh, la Luce! La Luce di questa Croce è straordinaria!
Dove troverò qualche cosa di simile sulla terra?
Come potrò realizzarla? Come farò a comunicarla?
Guidami Tu Gesù! Amen!

Il 5 Aprile dello stesso anno, vedo nel mio cuore l’immagine di un cerchio intorno ad una grande Croce, composto da tante persone: alcune sconosciute e altre conosciute.
E’ come una grande catena, poiché tutti ci teniamo per mano, intorno a questa Croce apparentemente comune, mentre nel mio cuore ricevo questo messaggio:

“Presto, tutti coloro che hanno ricevuto il compito e la missione di annunciare la Croce Gloriosa, saranno radunati!”

Sento dentro di me come una Promessa! Così sia!

Poi, il 22 Aprile 1998, il mio cuore riceve la Rivelazione più grande:
l’Universalità della Croce Gloriosa, che racchiude la “Beata Speranza evangelica: che venga presto il nostro Signore Gesù Cristo!”
Immagine del 22 aprile 1998, 1° vol
Sgorga dal più profondo del mio cuore un canto:

“Sì! Il Signore verrà
e ognuno Lo vedrà!
Nella Gloria verrà!
Il Cielo e la terra
nuovi farà!”

Dopo questa immagine si fa sempre più chiara la Sua chiamata e la mia piccolezza di fronte alla Gloria del mio Signore.
Si fa più consapevole il mio povero “Sì!”
Sì, voglio essere strumento indegno e inadeguato, ma mezzo per portare la Luce di Gesù Risorto a chi ancora sta nelle tenebre.
Incontrare questa Luce vuol dire non avere più paura!
E’ essere salvi!
Sì mio Signore! Sia fatta la Tua Volontà! Eccomi!

Scrivo il 16 maggio:
“Ieri, dal pittore ho visto il bozzetto della copertina e… sono rimasta a bocca aperta!
Solo Tu Gesù potevi pensare un messaggio così:
Speranza e Amore per tutta l’umanità e Luce!
Oh! Quella Luce, quella Croce di Purissima Luce!…
Oh, Gesù mio, solo Tu in me puoi operare per questa Tua Opera così grande: io non sono nulla!
Oh, mio Signore, mia Croce Gloriosa! Davanti a questa Tua Opera, potrò adorare la Tua Croce con tutti coloro che vorranno unirsi a me per attenderti!
Vieni presto Gesù!
Gesù aveva espresso il desiderio che questa Immagine, che costituirà la copertina dei libri “Dalle tenebre alla Luce”, fosse pronta per Pentecoste, e il 23 maggio 1998, il pittore mi ha consegnato i due acquarelli. Veramente in essi è contenuta tutta la sostanza dei libri, che tuttavia in quel momento non potevo sapere che sarebbero stati più di uno.
Basta uno sguardo a questa Immagine per essere assorbiti interamente dal pensiero di Gesù, dal Suo Amore, dalla Sua sconfinata Misericordia: in essa la speranza per me e per tutta l’umanità di “Cieli nuovi e terra nuova” in Cristo, Luce del Mondo!
Con queste emozioni, mi reco alla Santa Messa e chiedo a Gesù di consacrare questi dipinti affinché diventino strumenti di conversione e salvezza per tutti coloro che li conosceranno e… all’improvviso ecco il mio Gesù sull’altare!
Egli tiene fra le mani il dipinto della Croce Gloriosa, lo alza al Cielo e prega così il Padre:

"Padre Santo
nel mio Nome
dà vita a questa Croce
affinché si realizzi nella Tua Volontà
tutto ciò che questa tua piccola figlia
Ti domanderà nel Mio Nome
e per la Gloria della mia Croce!"

Non vedo più nulla, soltanto Luce!…alzo gli occhi al Cielo e vedo il dipinto della Croce Gloriosa ai piedi della Santissima Trinità e… poi lo vedo ridiscendere nuovamente sulla terra.
Una moltitudine di persone sosta in silenzio profondo davanti a questa “icona” che pare veramente viva. Dal Volto di Gesù esce come una melodia:
“Venite a Me!”
In quel momento non sapevo come tutto questo potesse realizzarsi, ma oggi so che si sta realizzando, perché molte persone in tutto il mondo hanno incontrato questo Volto!

A Pentecoste dello stesso anno, come Gesù ha voluto, le prime bozze del 1° volume, con la copertina così, come oggi si conosce, vengono consegnate ai Sacerdoti e alle altre persone scelte da Gesù.
Non sapevo che era solo l’inizio: Gesù chiederà dopo poco tempo di realizzare molte cartoline, affinché la Sua Immagine possa presto raggiungere i confini della Terra.
Gesù continua ad istruirci sul Suo Amore, conducendoci verso la sua Gloria, domandando umilmente di attenderLo con fede.
Con questa Immagine vuole prepararci all’incontro con Lui.
Desidera che essa entri nei cuori di tutti gli uomini, affinché siamo preparati ad accoglierLo un giorno. Gesù, nella Sua infinita Misericordia, ci prepara a saperlo riconoscere Risorto e Vivo in mezzo a noi nella Sua Gloria, e a sceglierlo per l’Eternità!

Ecco ciò che Egli comunica nella Pasqua del 2000.

 22 aprile 2000, Sabato Santo

Da alcuni giorni, sentivo spesso nel mio cuore, come una promessa di Gesù:

«Pasqua... Pasqua…».

Ora Pasqua è giunta, ma non so comprendere ancora...

Mi colpisce in modo nuovo, il fatto che Gesù abbia scelto proprio il 22 aprile 1998, per rivelarmi in modo profondamente significativo (immagine di copertina), che Lui è Vivo!

È vivo nella Luce sfolgorante della sua Croce!

Mi colpisce che abbia scelto questa data, che oggi, in questo anno Santo, segna la Sua Risurrezione, per donare al mondo intero l’immagine della Sua Gloria e per dire al mondo: “Attendetemi, perché Io vengo”.

Sto pensando a tutto questo, ma dentro di me sento una profonda solitudine… Avverto poi nel mio cuore la presenza del Cuore del mio Signore.

Sì, è ancora la solitudine del Santo Sepolcro… ma fra poco la pietra tombale rotolerà via!…

O Gesù, mio dolce Signore!


Più tardi…

Sono in chiesa per partecipare alla «Veglia Pasquale» e alla Santa Messa con il canto del «Gloria», annunciante la Risurrezione del Signore.

Dopo la benedizione del fuoco e del Cero Pasquale, sento proclamare le Letture riguardanti la liberazione del popolo ebreo dalla schiavitù d’Egitto, il miracoloso passaggio del Mar Rosso… e mi riscuoto per un attimo dalla realtà interiore per udire la Parola di Dio.

Ma poi rivedo nel mio cuore la pietra tombale rotolare e, immediatamente, vengo accecata da una Luce dorata proveniente dal Sepolcro aperto e vuoto.

Per un attimo il mio spirito esulta, ma... solo per un attimo.

Poi, senza comprendere, vedo la pietra tombale ritornare all’indietro, per fendere e rinchiudere ancora una volta nel Sepolcro, quella straordinaria Luce.

O mio Signore, che mi sta succedendo?

Non è successo così all’alba della domenica di Pasqua, lo so di certo! Tu sei risorto e apparso ai tuoi discepoli. Perché ora questa immagine?

Non comprendo! Che significa?

Rimbomba ancora nella mia mente: “Pasqua... Pasqua...”.

Gesù mio, sia fatta la Tua Volontà!

 

23 aprile 2000, Domenica di Pasqua

Il mio cuore stanco anela a Te, Gesù... Gesù mio!

E Gesù, finalmente, parla al mio cuore:

 
“Bambina mia,

tu stai condividendo con Me,

la mia sofferenza nei secoli.

Per molti, per troppi, nei secoli,

partendo dagli stessi ebrei, testimoni dei fatti,

per troppi quel Sepolcro si è richiuso,

esattamente come il loro cuore di fronte alla Verità.

Molti (uomini) hanno preferito richiudere

con la pietra tombale la Luce,

quella stessa Luce

che questa notte ha inondato i tuoi occhi interiori.

Molti hanno preferito credere soltanto

a quella Croce nera sul Calvario,

segno della mia Morte.

Morte-martirio, come per molti altri profeti,

ma sempre morte.

 

Molti hanno preferito,

perché meno impegnativo,

ricordare un morto

che camminare ogni giorno con il Dio Vivente.

È più facile obbedire a un maestro che non parla più,

che a un amico che ogni giorno,

con amore, ti corregge e ti guida.

Molti hanno preferito sfuggire

l’impegno dell’Amore eterno,

dell’Amore che è Luce ai loro passi.

Molti hanno preferito soffocare la Vita,

rotolando ancora la pietra della morte sulla Verità.

 

Bambina mia,

ora comprendi perché desidero

che la mia Croce Gloriosa

invada il mondo?

 

Molti occhi debbono abituarsi

a considerare la Luce della Fede in Dio.

Molti cuori

debbono interrogarsi sulla mia Risurrezione,

ora, dopo 2000 anni.

 

Più tardi Gesù continua:

 

«Da quel giorno, ogni giorno, in ogni momento,

Io sono davanti ai sepolcri di molti cuori e busso...

Da quel giorno

Io continuo a morire misticamente,

ma realmente, in ogni Santa Messa,

su tutti gli altari della terra.

 

Da quel giorno, ogni giorno e ogni notte,

Io attendo, chiuso nei tabernacoli,

che i miei figli mi facciano visita.

perché molti cristiani, anch’essi,

non credono che Io sono Vivo.

 

Troppo a lungo ormai

è stata chiusa la Luce nei sepolcri del mondo...

È giunto il tempo...

è giunto il tempo della Rivelazione finale:

non più nell’Incarnazione nel grembo di una Donna,

ma nella potenza della mia Divinità.

 

Pasqua!

Pasqua nella storia

ha sempre significato un nuovo evento,

pur non cambiando mai il significato.

Ora la Pasqua avrà un nuovo volto:

il volto della Vittoria!

Anche i sepolcri dei vostri cuori,

di tutti i cuori, vedranno la mia Luce!»
 

Non so pronunciare altro che questa preghiera:

«Vieni presto,

Gesù,

nella tua Gloria Divina!»

 

Così sia!





croce gloriosa light.JPG


mercoledì 21 febbraio 2007

Mercoledì delle Ceneri 2007

A sera, partecipo alla Santa Messa, durante la quale, vengono impartite le Sante Ceneri.
Appena mi alzo mettendomi in fila, per accogliere questo Sacramentale, il mio spirito viene abitato, improvvisamente, da una chiarissima immagine:
Davanti all’altare, dove ci attendono i Sacerdoti, vedo una grande e semplicissima croce, di linea essenziale, ma di legno di noce, dalle calde venature, che rendono, nella nostra regione, questo tipo di legno molto pregiato. 
La Croce è là, silenziosa e ci attende!
Tuttavia, man mano che mi avvicino alla Croce, vedo che Qualcuno regge la Croce.
Non è il Sacerdote, ma… con gioia e stupore vedo che è lo stesso Gesù, che ci offre la Sua Croce.
E; ora sento la sua Voce soave e dolcissima:

“Ecco la Croce che ti salva!”

Sento che è il regalo di Gesù, per questa nostra quaresima, segno del Calvario e preludio della Santa Risurrezione.
Mi sento come spinta a correre per abbracciarla…
Sono pochi attimi e giungo fisicamente e realmente dinnanzi al Sacerdote.
Scopro la fronte per ricevere le Sacre Ceneri e apro il cuore ad accogliere le Parole che l’accompagnano: 

“Convertiti e credi al Vangelo!”

Parole diverse… stesso invito… verso la Risurrezione e la Vita!
Con Gesù, verso la nostra Pasqua!
Il mio cuore si riempie di gioia.
Alleluia!

martedì 30 gennaio 2007

Gennaio 2007

In questi ultimi giorni, non so esattamente quando, ma, mentre sto viaggiando in macchina, ascoltando per Radio Maria le ultime notizie di cronaca, riflettevo, come sia ormai quotidiana la violenza anche familiare, contro gli innocenti, l’auto eliminazione, la guerra, l’odio contro la Santa Chiesa di Dio, causata dalla confusione sui valori, da una cecità spirituale e , come alla base di tutto ci sia una enorme bestemmia, chiamata “menzogna”.

Mi si presenta improvvisamente ai miei occhi interiori, una immagine toccante e nello stesso tempo assai singolare e contraddittoria.

Vedo la via del Calvario, gremita di soldati romani armati e di una folla impressionante che pare impazzita. Il sole è accecante, ed è come se le persone non vedessero più …

Al centro della via angusta, stretta ancor di più dalla folla, avanza Gesù con una immensa croce sulla spalla. Il suo Corpo quasi del tutto denudato e orrendamente martoriato è esilissimo. Gesù si trascina faticosamente sotto l’incredibile peso della croce.

Ma, quello che è insolito e ancora più sconvolgente è che sul Capo di Gesù, non c’è la corona di spine, ma una sproporzionata corona regale in oro massiccio, che deve pesare e tormentare il Santo Capo del Signore molto più ancora che una corona di spine.

Questa immagine, sebbene non comprenda il suo significato, è per il mio spirito, veramente impressionante.

Vengo distolta  da questa immagine interiore dal traffico, essendo entrata in città, per partecipare alla santa Messa.

Dopo la Messa, con questa immagine nel cuore, mi fermo ancora un po’ in adorazione.

E Gesù, come andando ad un doloroso ricordo, parla al mio cuore:

 

“  Era l’ora delle tenebre!

Il popolo, era accecato!

Non provava compassione,

perché non vedeva ne la croce ne la corona di spine.

Satana era entrato in loro

e non faceva vedere loro null’altro che la mia regalità,

ma distorta dall’odio, dalla loro superbia,

dalle loro errate aspettative:

una corona che essi disprezzavano e rifiutavano.

 

Ma…  non vedevano altro:

essa era il loro tormento,

che doveva essere eliminato.

Così è oggi!

La menzogna acceca e altera la verità

confondendola in una scala dei valori totalmente capovolta.

La cecità spirituale ha raggiunto proporzioni mai viste!

La natura umana è giunta ad un degrado disumanizzante!

E’ ancora l’ora delle tenebre!”