In questi ultimi tempi di grande confusione morale e spirituale, dove è sempre più difficile orientarci alla ricerca della verità, soprattutto per quanto riguarda il bene e il male, sento ripetersi sovente dentro di me queste Parole dello Spirito Santo:
«Beati quei Sacerdoti che ancora oggi,
chiamano il peccato: “peccato”,
perché di essi è il Regno dei Cieli!»
È una Parola forte e veritiera, che mi colpisce e mi riporta indietro nel tempo, al tempo del mio incontro con il Signore e della mia conversione.
Io stessa ho sperimentato come sia vitale conoscere la verità circa il peccato per camminare saldamente nella fede; quanto sia liberante, per il nostro spirito, avere dai nostri Confessori e Padri Spirituali, la chiarezza.
Ringrazio sempre il mio Signore di aver messo sul mio cammino di conversione, prima il mio Padre spirituale, e poi altri Sacerdoti, che pur nella mitezza e nella misericordia di Gesù, non fanno sconti sulla verità del peccato.
Mai come su questo argomento tanto delicato, penso sia fondamentale e salutare che i nostri Pastori adottino il «Sì sì no no» raccomandato da Gesù.
Tutto il resto, Egli diceva, viene dal maligno!
Grazie,
Spirito Santo,
continua ad ammonirci,
affinché non abbiamo a soccombere
nel marasma del relativismo
e della confusione
tipici del mondo.
Amen!
In questi giorni sto rivedendo le bozze di questo ultimo capitolo di aggiornamento al V volume Dalle tenebre alla luce.
Mi trovavo nella mia parrocchia in adorazione del Santissimo Sacramento.
Intanto vengono recitate comunitariamente le Lodi mattutine.
Sento così appropriato, a ciò che ho vissuto e che il Signore mi ha rivelato negli ultimi libri, il Cantico di Zaccaria e le invocazioni che concludono la preghiera del Benedictus.
Faccio mie queste preghiere, recitate allora dal Sacerdote Zaccaria e più attuali che mai, per invocare con tutti coloro che leggeranno, la benedizione del Signore e glorificare la sua fedeltà.
Cantico di Zaccaria (Lc 1, 68-79):
Benedetto il Signore Dio di Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso
per bocca dei suoi santi profeti di un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso
misericordia ai nostri padri
e si è ricordato
della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo,
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge,
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra della morte
e dirigere i nostri passi sulla via della pace.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Antifona al Benedictus:
Serviamo il Signore in santità e giustizia, egli ci libererà dai nostri nemici.
Rendiamo grazie a Dio che nutre e guida il suo popolo.
Gloria a te, Signore, nei secoli.
Padre clementissimo, ti benediciamo per il tuo immenso amore,
– che risplende nella creazione e ancor più visibilmente nella redenzione.
Fin dall’inizio di questo giorno ispiraci il desiderio di servirti,
– perché nei pensieri e nelle opere glorifichiamo sempre il tuo santo nome.
Purifica i nostri cuori da ogni desiderio di male,
– perché siamo costantemente orientati alla tua volontà.
Apri il nostro cuore alle necessità dei fratelli,
– perché incontrandoci non ci trovino freddi e senza amore verso di loro.
Per Gesù Cristo nostro Signore.
Egli è Dio e vive e regna nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.