sabato 15 novembre 2008

Novembre 2008

La mia aridità e povertà continuano ad essere la costante della mia vita. Accanto al silenzio del mio Signore, accumulo una crescente incapacità a pregare bene. Sono flagellata dalle distrazioni e dalle tentazioni che mi allontanano dalla preghiera. Le cose del mondo, anche se non quelle cattive, catturano il mio spirito e faccio una fatica estrema a entrare in contatto con lo Spirito di Dio. Rivedo a volte il mio passato e ne vedo tutta la imperfezione, anche delle mie confessioni e, sia pure consapevole della Bontà e Misericordia del nostro Dio, mi pare di dover ricominciare tutto dall’ inizio e confessare tanti, troppi peccati di omissione. Mi tornano alla mente moltissime occasioni nelle quali non ho dato il meglio di me, mancando di compassione, di sollecitudine, di amore… Mi sento più che mai indegna di portare avanti la sua Opera, così sublime che non è altro che Amore! 

La Voce dolcissima del mio Gesù interrompe i miei pensieri e allevia la mia malinconia:   

“Sii fedele nonostante la tua povertà.   
Questa Opera ha bisogno di te! 
Le sofferenze ti aiuteranno a riparare!”   

Gesù, il mio Gesù, essenziale come e più del solito! Ma, il mio povero spirito, anche se solo per un attimo, si risolleva. Lui non si è dimenticato della sua “Formichina”   

“Ti amo Gesù. Grazie!”