domenica 28 maggio 2006

28 maggio 2006

Oggi, offro la Santa Messa e tutte le preghiere a Gesù per tutti i Sacerdoti che il 2 giugno, giorno scelto dal Signore, celebreranno la Santa Messa di ringraziamento.

Mai avrò ringraziato sufficientemente il Signore, per il dono che considero il più importante per la sua Opera: il dono dei suoi Sacerdoti accanto a me.

Grazie, Gesù! Amen!

 

venerdì 19 maggio 2006

19 maggio 2006

Anche oggi si ripete la gioia intensa provata ieri, durante la recita della Coroncina dell’Amore.

Credo che Gesù voglia donarmi un assaggio di quello che proveremo quando Lui sarà con noi nella sua Gloria, affinché lo possa trasmettere, sia pure poveramente, per donare «Pace e speranza ai poveri» che siamo tutti noi, la sua umanità.

Nei giorni che seguono, recitando la Coroncina dell’Amore, sento ancora più fortemente quell’impeto di gioia nel cuore.

Comprendo ulteriormente che possiamo pregare il Padre Celeste, affinché sia affrettato sempre di più quel momento, per la nostra salvezza e la nostra gioia!

Grazie, Padre! Venga presto il tuo Regno con il tuo Figlio Gesù, in tutta la bellezza della sua Gloria Divina.

giovedì 18 maggio 2006

18 maggio 2006

Durante la recita della Coroncina dell’Amore, sento profondamente in me, il senso profondo di ogni invocazione:

Perdonaci, salvaci, guarisci, liberaci, santificaci…

Ma quando al termine, pronuncio le parole: «perché venga presto Gesù nella sua Gloria», improvvisamente, sento nel mio cuore, per la prima volta, una gioia speciale, prorompente, che mi riempie fino a sentirmi sopraffatta dalla pienezza dell’Amore: dono purissimo del mio Signore.

mercoledì 10 maggio 2006

10 maggio 2006

Gioie e dolori ogni giorno si intrecciano…

Oggi, incontro D. e le vado incontro per abbracciarla. Ma, per la seconda volta, incontro un altro rifiuto.

Quanto male fa essere rifiutati da una persona con la quale si sono condivise le cose più belle, le cose del Cielo.

Ancora mi chiedo: perché?

Solo il Signore sa e conosce il nostro cuore.

C’è una grande sofferenza in me, ma il mio Gesù è con me!

Sto camminando e… odo la sua Voce dolcissima:

 

«Bambina mia, ricorda:

chi viene respinto soffre, ma il suo cuore è nella Pace;

ma chi respinge non conosce la Pace.

La sua anima è tormentata.

Abbi anche tu pietà, come Io ho pietà!

Continua a perdonare,

continua il tuo cammino di perdono;

avrai da questo molti frutti spirituali per te

e per il mondo intero!”

 

Oh, grazie, Gesù!

Sostienimi Tu, con la tua Forza di Perdono.

sabato 6 maggio 2006

6 maggio 2006

Durante la Santa Messa, metto nel Calice del Preziosissimo Sangue di Gesù, tutto quello che ho nel cuore: le gioie e le ferite, i miei nemici e i miei amici, e poi, affido a Lui tutte le richieste, tutte le intenzioni di preghiera che giungono aumentando di giorno in giorno.

In modo particolare, oggi, giorno dedicato alla Vergine Maria, chiedo la sua intercessione benedetta, sull’Opera di Padre G. (vedi al 17 aprile 2006). E Maria, ancora una volta, con grande familiarità, interviene ed esorta:

 «Mettere l’Opera sotto la protezione di San Giuseppe,

custode e protettore delle Opere mie,

sta a dire: Opere di Gesù, Opere del Padre!»

 Grazie, Maria!

venerdì 5 maggio 2006

5 maggio 2006

Penso a ciò che Gesù mi ha comunicato ieri, ma, nonostante la gioia, interiormente sento come una ripugnanza a scrivere.

Non so come Lui mi farà procedere, perché è come se non ne avessi la forza.

 «Ti amo, mio paziente Signore. Amen!»

 Molte cose sono rimaste racchiuse nel mio cuore…

Così termina il capitolo precedente.

E… il mio cuore non vorrebbe scrivere delle sue sofferenze e delle situazioni che mai avrebbe voluto conoscere e affrontare; ma credo sia bene, nella Volontà di Dio, che anche le traversie alle quali la Sua Opera è sottoposta, vengano conosciute; anche se solo in parte, poiché il rispetto e la prudenza me lo consigliano.

E questo, non per volontà mia, ma sempre e solo per dare gloria a Dio, poiché nulla di ciò che il Signore permette, è permesso, se non per un bene maggiore.

L’Opera del Signore avanza nonostante la nostra povertà, in questi ultimi tempi «sempre più lontano, sempre più lontano» come Lui vuole; e si comprende ogni giorno di più, quanto questa Opera sia Sua e soltanto Sua!

La mia povertà e soprattutto la mia incapacità di comprendere ciò che sta accadendo dentro e fuori di me, in alcuni momenti è totale e assoluta, e solamente la Misericordia del mio Gesù e l’Amore della Santissima Trinità mi sostengono… ma dopo, quando lo Spirito Santo lo permette, tutto si fa chiaro e tutto il male degli uomini si trasforma in bene e in crescita per me e per tutti coloro che rimangono saldi nella Sua Parola. E la sua Opera diventa ancora più chiara, più luminosa… più Sua!

 Gloria a nostro Signore. Sempre!

In questo ultimo anno ho viaggiato molto all’estero, dove generosamente, ormai sempre più persone, Sacerdoti e laici, collaborano per tradurre e per far conoscere questa Opera del Signore anche nel loro Paese.

Uno di questi viaggi, con un piccolo gruppo di amici e collaboratori,  è stato soprattutto previsto per un incontro importantissimo per l’Opera, che realizza perfettamente una promessa fattami dallo stesso Gesù, all’inizio della pubblicazione dei libri:

«Questa Opera verrà presentata da una Autorità!»

Il tema principale di questo incontro con il teologo Abbé R. L. riguarda particolarmente le rivelazioni della Vergine Maria.

Comprendo soltanto ora, dopo alcune altre visite fatte a questo umile e profondo  conoscitore delle cose di Dio e particolarmente della Vergine Santissima, quanto sia importante per me personalmente e per tutta l’Opera, questa amicizia nel Nome e nella Volontà del Mio Signore.

Ero felicissima, ma… man mano che si avvicinava la partenza, il mio povero spirito avvertiva come una sensazione di disagio, di amarezza, inspiegabile, che veniva ad oscurare la mia gioia.

Non comprendevo questa contraddizione, ma  avvertivo che il Signore mi stava preparando ad una nuova sofferenza.

Conosco la tenerezza del mio Signore, tuttavia non per questo la sofferenza è meno acuta, solamente che Lui non ci lascia mai soli.

L’incontro con il Padre R. L. è stato per me e i miei amici sorprendente: una esperienza spirituale e umana molto arricchente e la mia pace era perfetta, poiché certa della Santa Volontà di Dio. In quella casa abbiamo ricevuto il profumo della sua Presenza e della sua Grazia!

Eppure, non appena lasciata la Comunità di Religiose che ci ha ospitati per questo incontro, vengo assalita da tentazioni e tormenti indicibili.

L’incontro appena avvenuto era là, lontano, non riuscivo a sentirne che un vago ricordo, come se fossero passati ormai decine di anni.

E subito, sento ogni sorta di tentazioni, ma soprattutto la sottile, tagliente, insinuazione del demonio:

«Sei tanto soddisfatta di questo pomeriggio? Tanto importante?

Ma guarda, te ne viene qualcosa?»

Faccio uno sforzo terribile per non ascoltare, per aggrapparmi interiormente alla certezza della Volontà di Dio, che da sempre aveva questo progetto.

Ma satana continua:

«Che stupida, non vedi che non hai nulla. Non ti è rimasto nulla1

Nulla e nessuno, sei sempre più sola, molti dei tuoi ti hanno abbandonata.

Hai forse quello che hanno gli altri? No! 

(Satana fa leva sulla mia sfera affettiva, già così provata in questi ultimi tempi da riportarne ferite profonde).

«Che cosa te ne viene per la tua vita? Vivi per Lui e guarda come ti tratta.

Che cosa ti da? Ti chiede tutto! E poi, ti toglie tutto!

Vivi, vivi la tua vita. Io sì che saprei darti molto di più; ma tu vivi solo per questa Opera, per queste persone che, anche qui non tutte ti amano. Oh no, presto alcuni di nuovo se ne andranno; sospettano di te, ti accuseranno e poi se ne andranno».

Non voglio ascoltare, sono qui con alcuni amici che amo, persone che mi vogliono bene e soprattutto amano questa Opera del mio Signore, ma per tutta la notte vengo tormentata da queste ed altre più intime insinuazioni.

Il ricordo degli abbandoni passati mi assale. Come potrei sopportarne altri?

Prego il mio Signore con tutte le mie forze!

Dopo una notte insonne, al mattino, colgo negli occhi di due amici del gruppo, qualcosa di insolito, che mi fa sentire un brivido: all’improvviso è come se vedessi due estranei, due persone che non riconosco più. È una sensazione terribile di gelo. Eppure sono le persone con le quali, più che con ogni altra persona, ho condiviso tutto.

Un grande sgomento mi assale.

Prego il Signore, invoco lo Spirito Santo, ma un grande dolore mi avvolge.

Mentre condividiamo altre meravigliose esperienze, tuttavia questa sofferenza, che cerco con tutte le mie forze di celare, si fa sempre più profonda.

Non so che cosa sta per accadere, ma so che Gesù mi è accanto e soffre con me, perché Lui sa tutto.

Al Carmelo di Lisieux, mentre insieme preghiamo Santa Teresa del Bambino Gesù, ricevo la certezza interiore, che qualcuno, vicino a me sta per colpirmi. So che mi devo preparare ad un altro tradimento, ad un altro abbandono. Chiedo l’aiuto alla Piccola Santa…

Non passano molte ore che tutto questo avviene. Così improvvisamente, così inaspettatamente, che nonostante la Grazia del Signore mi stesse già sostenendo, sento nel cuore come una pugnalata. Mi sento venir meno.

La stessa notte, facemmo una esperienza straordinaria: adorazione notturna nella Basilica Sacré Coeur di Parigi. Ma il mio cuore soffriva terribilmente.

Nel pieno della notte, nella Basilica deserta, contemplo il meraviglioso Sacro Cuore, che dall’alto della cupola che sovrasta l’altare, mi guarda con Amore infinito: è un momento solenne di intimità con il mio Gesù, che mai più scorderò!

Sto vivendo il mio «piccolissimo Getzemani»… che, tuttavia, mi associa un po’ al mio Gesù.

GIi altri amici non sanno, sono ignari di ciò che sto vivendo…

Chiedo a Gesù di accogliere il mio perdono per quegli amici che amo e che se ne stanno andando.

Gesù mi guarda e la sua Misericordia mi avvolge e mi consola: solo Lui sa quale dolore sta vivendo il mio cuore e… sento la sua dolcissima voce piena di infinita tristezza:

«Piccola mia,

io sono stato venduto per trenta denari,

e tu… per una ora di tempo!»

Non comprendo ancora bene, e mi sembra così forte questa Parola di Gesù…

Lo invoco:

«Oh, mio dolcissimo Gesù,

non importa se devo così ancora,

soffrire per associarmi un pochino a Te,

ma fa che la tua Opera non ne soffra».

 E Gesù parla ancora al mio cuore:

«Non temere!

Non permetto che la mia Opera venga attaccata,

ma a volte permetto che satana

si serva della fragilità delle persone a te più vicine

per colpirti, per provarti.

Ma tu taci: non difenderti,

non rispondere ad alcuna provocazione.

Non temere!»

Solo più tardi vengo a conoscenza di molte cose, di come satana aveva lavorato…

Ma in quel momento non potevo immaginare che il mio abbraccio, offerto, sarebbe stato respinto e che sarebbero seguite tante umiliazioni… ma meno che mai le conseguenze pratiche provocate dalle stesse persone.

La loro collaborazione nell’Opera, per le loro competenze veniva a mancare improvvisamente e non solo… Tuttavia, ero certa che Gesù non mi avrebbe abbandonata.

E la mia fiducia in Lui, come sempre, non fu delusa.

Gesù un giorno mi disse:

«Non temere!

Io ti manderò un aiuto molto più grande!»

Confidai totalmente in Lui, ma mai avrei immaginato che Gesù avesse preparato tanto! Il nostro Dio è veramente sorprendente. Sempre!

Mio dolcissimo Signore, nostro Dio, tutti noi siamo fragili, deboli, come possiamo resistere al nemico, a colui che non è altro che divisione? Quali sono le debolezze alle quali si attacca per servirsi di noi? Tutti possiamo essere oggetto e zimbello per le sue nefandezze, per la nostra stessa natura.

Gesù parla al mio cuore:

«In verità ti dico,

che le debolezze di cui satana si serve per i suoi scopi sono:

l’orgoglio, la superbia, l’invidia spirituale

e, infine, il compiacimento dei propri difetti.

Quando Satana ottiene poco, poi, è sicuro di ottenere molto…».


giovedì 4 maggio 2006

4 maggio 2006

Durante la Santa Messa, Gesù mi sussurra al cuore più volte:

«Desidero che tu riprenda il tuo diario!»

So che è Volontà di Dio, poiché il mio cuore si riempie di gioia.